17/03/2025

Un'avventura indimenticabile, una vera e propria sfida in bicicletta, che partendo dal cuore dell'Abruzzo ci ha portato fino alla Costa dei Trabocchi. Otto giorni, due biciclette e un desiderio comune di esplorare ogni angolo di questa regione ricca di natura, storia e tradizioni.

L'Aquila: il punto di partenza dell'avventura

Arrivati a L'Aquila, abbiamo iniziato il nostro viaggio con una passeggiata nel centro storico, ancora segnato dalla ricostruzione dopo il terremoto del 2009. Piazza del Duomo e la Fontana delle 99 Cannelle ci hanno affascinato, mentre una cena con arrosticini e un buon Montepulciano d'Abruzzo ci ha dato la giusta energia per il giorno successivo.

Verso il Gran Sasso d'Italia: la prima grande sfida

La salita verso il Passo delle Capannelle è stata la nostra prima vera prova. La strada attraversava boschi e vallate, regalandoci la vista del lago di Campotosto, una distesa d'acqua che sembrava un quadro.

Dopo una breve sosta a San Pietro della Ienca, abbiamo proseguito verso il Gran Sasso, arrivando a Santo Stefano di Sessanio, un borgo medievale ricco di storia. Qui, tra vicoli e locande, ci siamo rifocillati con un piatto di sagne e fagioli, un piatto tipico abruzzese.

Campo Imperatore: un paesaggio da sogno

Il giorno successivo abbiamo preso la funivia da Assergi per salire a Campo Imperatore, il "Piccolo Tibet" d'Italia. Il paesaggio ci ha lasciato senza parole: distese dorate, cavalli al pascolo e un silenzio quasi mistico.

opo una breve escursione a piedi fino al Rifugio Duca degli Abruzzi, siamo scesi in bici lungo le curve mozzafiato fino a tornare a Santo Stefano.

Dalle montagne alle colline del vino

Il giorno seguente, il percorso si è fatto più dolce. Abbiamo lasciato le montagne per addentrarci nelle colline della Valle del Tirino, famosa per i suoi eccellenti vini. Una visita a una cantina locale ci ha permesso di gustare un buon Trebbiano d'Abruzzo mentre ascoltavamo storie di vendemmia e tradizioni.

Poi, di nuovo in sella, passando tra uliveti e campi di grano dorato, fino ad arrivare a Alanno e Scafa.

Blockhaus: la grande sfida

Il giorno della prova più dura: la salita al Blockhaus. Il nome da solo incute rispetto, ma la vista panoramica che ci aspettava ci ha dato la forza di superare la fatica. La salita è stata impegnativa, ma la bellezza della Maiella lungo il percorso ha lenito ogni fatica.

Una volta in cima, il panorama sconfinato e il vento freddo ci hanno regalato una sensazione di gratificazione unica.

La discesa tra borghi e storia

Dopo tante salite, la ricompensa: una discesa spettacolare verso il mare. Prima di arrivare a Fossacesia, ci siamo fermati a Lanciano, famosa per il miracolo eucaristico, visitando il suo affascinante centro storico.

Poi, il blu dell'Adriatico è apparso all'orizzonte. Fossacesia ci ha accolto con la sua Abbazia di San Giovanni in Venere e una cena tipica su un trabocco, con il mare che si infrangeva sotto di noi.

La magia della Costa dei Trabocchi

L'ultima tappa è stata una delle più affascinanti: pedalare lungo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, con il mare a fianco e il profumo di salsedine nell'aria. A Ortona, ci siamo concessi un brindisi finale, prima di raggiungere Pescara e concludere questo incredibile viaggio.

Otto giorni, centinaia di chilometri, emozioni e ricordi che resteranno per sempre. L'Abruzzo ci ha conquistato con la sua bellezza autentica, i suoi sapori unici e la sua gente accogliente. Un viaggio che non dimenticheremo mai.

Questa esperienza è stata raccontata da Silvia Donatiello, che con le sue parole ci ha trasportato in un'avventura che rimarrà impressa nel cuore di chi la vive.

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