Bikepacking in Sardegna: Anello nel Sulcis Iglesiente tra Mare, Miniere e Cultura

28/04/2025

La Sardegna in bikepacking è un'esperienza unica, un mix di natura selvaggia, storia millenaria e gastronomia autentica. In questo viaggio ho percorso un anello di circa 400 km nel Sulcis Iglesiente, una delle aree più affascinanti e meno battute dell’isola, ideale per chi cerca avventure su due ruote lontano dalle rotte turistiche più classiche.

Bikepacking nel Sulcis Iglesiente: il mio itinerario

L'itinerario si snoda tra strade sterrate e secondarie, attraversando coste mozzafiato, ex miniere, villaggi fantasma e borghi autentici. In sella alla mia gravel #Bianchi, con circa 24 kg di attrezzatura per l'autosufficienza, ho pedalato in totale autonomia per sei tappe, partendo da Pula fino a San Salvatore di Sinis. Il periodo scelto è fine ottobre: il clima è variabile, ma spesso il sole ha illuminato i miei chilometri.

1ª tappa – Da Pula a Sant’Anna Arresi (65 km, 650 m D+)

Partenza dalla costa sud-ovest della Sardegna, passando per località iconiche come Santa Margherita di Pula, Chia, Torre di Piscinnì e Capo Teulada. Questa tappa costiera regala paesaggi incredibili e scorci archeologici della civiltà nuragica. Dopo una giornata tra mare e storia, arrivo a Sant’Anna Arresi, dove assaggio il tipico porceddu sardo e l’ispinada.

2ª tappa – Da Sant’Anna Arresi a Portoscuso (64 km, 420 m D+)

Si entra nel cuore storico del Sulcis, pedalando sull’antico tracciato della ferrovia dismessa, oggi trasformata in pista ciclabile. Dopo aver raggiunto l'Isola di Sant’Antioco, esploro le sue tonnare e le saline prima di traghettare verso Carloforte e poi Portoscuso. Una cena a base di culurgiones chiude perfettamente questa giornata ventosa ma emozionante.

3ª tappa – Da Portoscuso a Buggerru (68 km, 1010 m D+)

Tappa tra le più panoramiche del viaggio. Da Capo Altano a Nebida, passando per Masua e Porto Flavia, lo spettacolo naturale e ingegneristico è straordinario. Pedalo tra miniere e scogliere, con il Pan di Zucchero che domina l’orizzonte. Sosta a Buggerru, dove mi concedo un piatto di malloreddus dopo una giornata intensa.

4ª tappa – Da Buggerru ad Arborea (55 km, 400 m D+)

Giornata dedicata alla Costa Verde e alle maestose Dune di Piscinas, tra le più alte d’Europa. Attraverso Ingurtosu, Monte Cidro e Portu Maga fino ad Arborea. Un tratto selvaggio, tra mare e deserto, ideale per chi cerca il contatto più diretto con la natura sarda. Pranzo con spaghetti alla bottarga e bagno rinfrescante.

5ª tappa – Da Arborea a San Salvatore di Sinis (70 km, 600 m D+)

La strada si apre verso il Sinis, tra Oristano, Cabras e Santa Giusta. Qui l’anima autentica della Sardegna si esprime nei sapori (pane carasau e panadas) e nelle atmosfere lagunari di Cabras. L’arrivo a San Salvatore di Sinis, l'antico villaggio usato come set western, è carico di emozione. Mi fermo qui, a pochi passi da Tharros e dalla spiaggia di Is Arutas.

6ª tappa – Trasferimento a Cagliari

Ultimo giorno: impacchetto la bici e raggiungo Cagliari in treno. Con una birra Ichnusa in mano, saluto questa terra autentica e generosa. La Sardegna in bikepacking mi ha ancora una volta regalato emozioni intense e una profonda connessione con i luoghi attraversati.

Consigli per il tuo viaggio in bikepacking in Sardegna

  • Periodo migliore: primavera e autunno, per evitare il caldo intenso.
  • Bici consigliata: gravel o MTB, con assetto bikepacking completo.
  • Attrezzatura: prediligi l’autosufficienza, in molte zone non troverai servizi turistici.
  • Esperienza: ideale per chi ama l'avventura, la natura e la storia sarda fuori dai circuiti mainstream.